Appello di George Arlington per la figlia Rachele: altra bufala!!!

Mi arriva nuovamente un’altra mail bufala, anche questa già in circolo da tempo. Le prime tracce di questo appello risalgono ad agosto 2000. Varianti sono circolate in ben tre lingue: italiano, inglese, tedesco.
Questo il testo (uno dei tanti)  a me giunto (ho omesso vari dati per rispetto della privacy e per non causare ulteriori guai a quelle persone citate che sono già state assillate da richieste di informazioni):
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Oggetto: Vi prego fatela girare, non costa nulla ed e’ un aiuto enorme !!!
 
Mar. A. M****** B******
Comando Generale della Guardia di Finanza
IV Reparto – Ufficio Infrastrutture Viale XXI Aprile, 51 00 162 ROMA
Telefono:   06/44****    
e-mail: B****.******@gdf.it

Oggetto: Leucemia – Per favore leggete di seguito

 Se la cestinerete davvero non avete cuore.

Salve, sono un padre di 29 anni.
Io e mia moglie abbiamo avuto una vita meravigliosa.
Dio ci ha voluto benedire con una bellissima bambina.
Il nome di nostra figlia è Rachele. Ed ha 10 anni. Poco tempo fa i dottori hanno rilevato un cancro al cervello e nel suo piccolo corpo.
C’è una sola via per salvarla è operare. Purtroppo, noi non abbiamo denaro sufficiente per far fronte al costo.
 

AOL e ZDNET hanno acconsentito per aiutarci. L’unico modo con il quale loro possono aiutarci è questo: Io invio questa email a voi e voi inviatela ad altre persone. AOL rileverà la traccia di questa e-mail e calcolerà quante persone la riceveranno.

Ogni persona che aprirà questa e-mail e la invierà ad altre persone ci donerà 32 centesimi.
Per favore aiutateci….!!!
Con sincerità
George Arlington
B***** V****
Laboratorio di Virologia Istituto Superiore di Sanità
V.le Regina Elena 299 00161 Roma, Italy
Tel   39-06-499*****                
Fax 39-06-493******
Dr F****** B******
1° Ricercatore CNR Sezione Epidemiologia
Istituto di Fisiologia Clinica Consiglio Nazionale delle Ricerche
Area di Ricerca di San Cataldo
Via Moruzzi,1 – 56127 PISA (Italy)
phone: +39-(0)50-315*****
fax: +39-(0)50-315*****
M****** G********
cell.    328 958*****  
                    
Prof. E********** C********
Università degli studi di Roma ‘ La Sapienza’
Via Eudossiana 18 00184 Roma

FATE GIRARE PER AIUTARE IL COLLEGA: E’ UN PICCOLO GESTO CHE POTREBBE RISOLVERE UN GROSSO PROBLEMA!

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Anche se la mail sembra vera in quanto circola con la “conferma” di un’infinità di “garanti”… un ricercatore del CNR, un maresciallo della Guardia di Finanza, l’Istituto Superiore di Sanità… non vi è nessuna verità!!!! Semplicemente è un fenomeno già visto in molte altre catene di sant’Antonio: una persona ha ricevuto l’appello sul posto di lavoro e l’ha rispedito. Il suo programma di posta ha aggiunto automaticamente in fondo al messaggio la sua signature (la coda standard nella quale molti utenti mettono il proprio nome e cognome e magari una frase spiritosa), generando l’equivoco. Tutto qui.

Da alcune ricerche su internet alcune informazioni interessanti su questa mail bufala:

Poiché in questo caso la signature conteneva il nome dell’Istituto Superiore di Sanità e l’appello riguardava un caso medico, gli utenti che non hanno familiarità con il funzionamento di Internet hanno avuto l’impressione che l’appello fosse una dichiarazione ufficiale dell’Istituto stesso, quasi come se fosse scritto sulla sua carta intestata. Invece era una semplice iniziativa personale di un suo dipendente.Le conseguenze di quest’iniziativa sono state tutt’altro che piacevoli. Infatti nel 2002 è stata contattata la persona in questione presso l’Istituto, ed è stata trovata in pieno dramma: l’Istituto Superiore di Sanità era subissato di chiamate a proposito di questo appello (appena chiesto al centralinista chi si cercava, questo ha detto “è per l”e-mail?” col tono esasperato di chi ripete la stessa frase per la centomillesima volta). La persona ha dovuto cambiare numero di telefono in ufficio: quello citato nell’appello è stato disattivato perché squillava in continuazione, rendendo impossibile il lavoro anche ai suoi colleghi.

La persona ha confermato che assolutamente non intendeva confermare l’appello a nome dell’Istituto Superiore di Sanità. Ha semplicemente ricevuto l’appello e l’ha rispedito dal computer in ufficio. La direzione dell’Istituto, però, non aveva gradito affatto che il nome dell’ISS fosse associato a questa bufala: “io mi trovo in un bel guaio”, ha detto, “non ce la faccio più…”. Una situazione imbarazzante, soprattutto considerato che si trattava di una persona neoassunta. Una gaffe iniziale come questa può compromettere a lungo la serenità dei rapporti con i colleghi.

La persona ha tentato in tutti i modi di fermare la catena di sant’Antonio che circolava con la sua “firma”, ma come già visto in altri casi simili, c’è poco da fare, a parte pubblicare il più diffusamente possibile smentite come questa, sperando che chi riceve la catena si prenda la briga di fare una rapida verifica prima di rispedirla.

– Anche per il maresciallo della GdF, non sono mancati guai, causati da continue richieste di informazioni telefoniche… è stata contattata la GdF in proposito: la loro risposta è descritta in un articolo su Zeus News. L’indirizzo di e-mail citato nell’appello è stato disattivato: è dunque inutile telefonare o mandare e-mail al maresciallo chiedendo conferme.

– A volte l’appello ha in coda, oltre ai garanti precedenti, altre due new entry dimostrando che gli appelli-bufala mietono vittime a prescindere dalla competenza e qualifica dell’utente e che il funzionamento di Internet è per molti ancora un vero mistero.

Fonte: Il Disinformatico

Quindi.. prima di inoltrare tale tipo di mail verificate su internet la veridicità…. ci vuole meno tempo a fare una ricerca per parole chiave che a scegliere e selezionare i destinatari!!!

Vi ricordo in tal senso un sito utilissimo da consultare…. Il Disinformatico, il blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale.

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