Proverbi e modi di dire italiani.
Elenco proverbi /A – C / C – F / F – L / L – P / P – Z/
La prudenza non è mai troppa.
La saggezza del passato non nutre l’affamato.
La speranza è l’ultima a morire.
La storia è maestra di vita.
La superbia andò a cavallo e tornò a piedi.
La vecchia impara fino a 100 anni.
Lava cane, pettina cane, sempre di cane puzza.
L’avaro è come il porco, è buono dopo morto.
La volpe che non arriva al lardo dice che è rancido.
Le chiacchiere non fanno farina.
Le cose lunghe diventano serpenti.
Le parole vane durano quanto i cerchi sull’acqua.
L’erba cattiva non muore mai.
L’erba del vicino è sempre più verde.
Le uova non hanno nulla da insegnare alla gallina.
L’occasione fa l’uomo ladro.
L’occhio del padrone ingrassa il cavallo.
L’occhio è lo specchio dell’anima.
Lontano dagli occhi lontano dal cuore.
L’ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza.
L’ozio è il padre dei vizi.
L’uomo crede vero tutto quello che desidera.
L’uomo propone, Dio dispone.
Mai tardò chi venne.
Mal comune, mezzo gaudio.
Meglio tardi che mai.
Meglio un asino vivo che un dottore morto.
Meglio soli che male accompagnati.
Nacque per nulla chi vive sol per sé.
Ne ammazza più la gola che la spada.
Nel bisogno si conosce l’amico.
Nel fiume che grida puoi passare sicuro.
Nella botte piccola c’è il vino buono.
Nel paese dei ciechi anche un guercio è re.
Nel pollaio non c’è pace se canta la gallina e il gallo tace.
Nero con nero non tinge.
Nessuno è sfortunato come l’agnello: o è cornuto, o è castrato o è scannato.
Ne uccide più la gola che la spada.
Non c’è carne in macelleria che cane o gatto non porti via.
Non c’è due senza tre.
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Non dire quattro se non l’hai nel sacco.
Non è amico mio quel che risparmia il suo e mangia il mio.
Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.
Non è ricco chi possiede ma chi meno
ha bisogno.
Non è tutt’oro quello che riluce.
Non parlar di corda in casa dell’impiccato.
Non puoi avere botte piena e moglie ubriaca.
Non puoi vedere il bosco se sei tra gli alberi.
Non serve la scienza a chi non ha esperienza.
Non stuzzicare il can che dorme.
Non tutti i mali vengono per nuocere.
Occhio per occhio, dente per dente.
Occhio non vede, cuore non duole.
Ogni casa ha solaio, cesso, fogna e acquaio.
Ogni botte dà il vino che ha.
Ogni legno ha il suo tarlo.
Ogni lasciata è persa.
Ogni medaglia ha il suo rovescio.
Ogni promessa è debito.
Ognuno è fabbro della sua fortuna.
Olio, aceto, pepe e sale fan saporito pure uno stivale.
Paese che vai usanza che trovi.
Parla poco, ascolta assai e giammai non fallirai.
Parlare a nuora, perché suocera intenda.
Passata la festa, gabbato lo santo.
Patti chiari, amicizia lunga.
Peccato confessato, mezzo perdonato.
Per amore anche la donna onesta perde la testa.
Per ingannare un furbo, ci vuole un furbo e mezzo.
Per insegnare bisogna prima imparare.
Più pesci acchiapperà chi nello stagno non si butterà ma una rete comprerà.