La pulizia degli ambienti da sempre rappresenta un elemento da non trascurare, ma se un tempo l’igiene risultava importante, adesso è davvero essenziale.
L’arrivo del Coronavirus ha coinvolto l’intero mondo con una pandemia, dopo enormi sforzi da parte degli italiani finalmente si è giunti ad un buon risultato che certamente non dimentica lo sforzo sanitario ed economico affrontato.
Tra le normative siglate per la ripartenza delle attività dal prossimo 18 maggio 2020 vi è la necessità di sanificare gli ambienti affinché si possa riaprire la propria attività lavorativa. Scopriamo più nel dettaglio cosa si intende per sanificazione e sanitizzazione
Perchè sanificare un ambiente?
Alla base del nuovo decreto emanato per il 18 maggio vi è la sicurezza di coloro che potranno nuovamente tornare a lavoro, ma anche di coloro che potranno usufruire di tali servizi.
Queste sono le motivazioni che obbligano la corretta igiene all’interno di ogni locale, è stato infatti varato l’obbligo di sanificare ogni ambiente.
Per quale motivo dovresti sanificare un’attività commerciale prima di riaprire?
La sanificazione ambientale è un processo che serve ad eliminare la maggior parte della carica batterica e di altri agenti trasmissibili. Il motivo per cui è necessario tale intervento su ogni superficie scaturisce dall’incredibile capacità di trasmissione che possiede questo virus in particolare.
Come sanificare gli ambienti prima della riapertura
Come accennato prima, la sanificazione punta ad eliminare il maggior numero possibile di batteri e microorganismi che potrebbero risultare pericolosi per l’uomo.
Dunque sorge spontaneo chiedersi:”Come sanificare un ambiente?”
La domanda è più che lecita, infatti una situazione di incredibile urgenza come questa non si era mai vista prima. La sanificazione prevede l’utilizzo di prodotti capaci di eliminare il maggior numero di batteri così da rendere l’ambiente sterile da altri organismi.
Per tale ragione è stato raccomandato ai proprietari delle attività commerciali di pulire efficacemente tali ambienti, in che modo? Il primo passo per la pulizia del negozio consiste nella tradizionale pulizia con acqua e sapone affinché vengano eliminate le principali impurità, cioè quelle visibili ad occhio nudo come: polvere, sporco visibile, resti organici, etc…
Il secondo passo rappresenta la vera e propria sanificazione, cioè la pulizia con prodotti specifici.
Il Ministero della Salute ha parlato chiaro su quelli che devono essere questi trattamenti obbligatori per ogni ambiente lavorativo, è infatti l’obbligatorio l’utilizzo di prodotti come l’ipoclorito di sodio diluito allo 0,1% (si tratta quindi della candeggina) e per le superfici che possono essere danneggiate da questo prodotto è raccomandato l’utilizzo di un detergente neutro accompagnato in seguito dall’etanolo (nonché alcool etilico) al 70%.
Per quanto riguarda i vestiti e la biancheria è raccomandato un lavaggio ad alte temperature (a 90° se possibile) con acqua e sapone, è stata infatti ritrovata una certa somiglianza tra il Covid-19 ed il primo evento di sars-cov che dimostra come l’utilizzo di alte temperature sia efficace sulla disattivazione del virus.
Per tali ragioni è stata raccomandata la costante sanificazione dei luoghi più esposti a possibili presenza batteriche come: bagni, banconi, finestre, maniglie e porte.
Soltanto con l’utilizzo di tali procedure sarà possibile riaprire le attività commerciali, come previsto dal decreto 18 maggio 2020 emanato dal governo.